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 Mer 1 Ago 2018

UNI EN ISO 14738: REQUISITI ANTROPOMETRICI PER LA PROGETTAZIONE DI POSTAZIONI DI LAVORO SUL MACCHINARIO

  ergonomia

UNI EN ISO 14738: REQUISITI ANTROPOMETRICI PER LA PROGETTAZIONE DI POSTAZIONI DI LAVORO SUL MACCHINARIO

Questo standard tecnico definisce sostanzialmente una procedura ed i parametri dimensionali al fine della progettazione di posti di lavoro (inclusi quelli industriali), tenendo conto delle caratteristiche dei compiti e dei parametri antropometrici di riferimento.

Preliminarmente occorre evidenziare che una serie di norme tecniche (in evidenza le seguenti: EN 547, parti 1-2-3; ISO EN 7250) identifica i criteri di misurazione e le significative misure umane per la determinazione delle dimensioni dei posti di lavoro.

I dati sono basati su parametri ricavati da gruppi significativi di popolazione, di ambo i generi, a livello europeo. Ad esempio, i dati antropometrici forniti dalle diverse norme, sono riferibili a (elenco non esaustivo):

Larghezza delle spalle

Larghezza dei fianchi, in posizione seduta

Lunghezza di presa in grip, anteriore (braccio disteso)

Profondità addome/natiche, in posizione seduta

Spessore coscia, in posizione seduta

Lunghezza natiche-ginocchia, in posizione seduta

Lunghezza del piede

Altezza delle spalle, in posizione seduta

Altezza dal ginocchio a terra, in posizione seduta

Lunghezza di presa dell’avambraccio

Lunghezza di presa del braccio


Lo standard UNI EN ISO 14738 definisce preliminarmente la necessità di tenere conto, in fase di progettazione, di una serie di caratteristiche fondamentali del compito, fra le quali:

Durata del lavoro sul macchinario

Dimensioni dell’area di lavoro

Dimensioni degli oggetti da manipolare

Richiesta di forza

Azioni richieste (per esempio, per l’alimentazione del macchinario o la rimozione di elementi dallo stesso)

Misurazioni dinamiche del corpo

Richiesta di coordinazione

Richiesta di stabilità

Esigenze visive

Necessità di comunicazione

Frequenza e durata dei movimenti di corpo, testa e arti

Necessità di spostarsi fra le postazioni di lavoro

La possibilità di adizione di posture differenti


In relazione alle suddette caratteristiche operative, ed utilizzando un vero e proprio metodo di analisi, si crea la necessità di determinare la postura principale, fra assisa, assisa sollevata, eretta con supporto, eretta, considerando i seguenti principi:

La progettazione della macchina, del posto di lavoro, del compito e dell’attrezzatura, deve incoraggiare una certa quantità di movimento e di cambio di postura

La progettazione dovrebbe inoltre consentire all'operatore di alternare liberamente la postura eretta a quella assisa durante la giornata di lavoro

Quando il progettista sceglie la postura di lavoro principale, generalmente deve preferire quella assisa

Le posture erette sono meno consigliate.

Le posture inginocchiate, carponi e prone dovrebbero essere evitate come posture di lavoro


Di ogni postura principale vengono delineati i vantaggi e gli svantaggi. Inoltre vengono forniti, attraverso apposite tavole, dettagli relativi agli aspetti dimensionali e funzionali, basati su dati antropometrici. Questi ultimi traggono origine dalle misurazioni statiche delle persone nude e non tengono conto dei movimenti di corpo, indumenti, attrezzature, condizioni operative del macchinario o condizioni ambientali. Essi tendono a garantire le dimensioni e le capacità funzionali di almeno il 90% del campione di popolazione preso a riferimento.

Relativamente alla postura assisa, vengono forniti dettagli inerenti i seguenti aspetti:

la disposizione ottimale degli oggetti di lavoro in funzione degli angoli visivi orizzontali e verticali (preferenziali)

le altezze preferenziali della superficie di lavoro

le caratteristiche del sedile

le aree operative al di sopra della superficie di lavoro, per il raggiungimento degli oggetti con gli arti superiori

lo spazio per l’alloggiamento degli arti inferiori


Per le posizioni assise con sedile assiso/eretto (es. sedili cosiddetti “regginpiedi”), oltre ai parametri su indicati, sono anche considerati:

le caratteristiche dello spazio per gli arti inferiori nei piani di lavoro regolabili e non regolabili

il rapporto fra banco di lavoro e sedile regginpiedi

le caratteristiche del sedile regginpiedi






A cura di: PI Marco ANTONIELLI


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