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STRESS E RISCHI PSICOSOCIALI - SETTORE ISTRUZIONE
stress
, valutazione dei rischi
A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico, la Regione Lombardia, insieme ad Inail e nell’ambito del progetto CCM 2013 del Ministero della Salute, ha prodotto alcune schede sul tema dello Stress lavoro-correlato e dei rischi psico-sociali in nove diversi settori di attività, tra cui quello dell’istruzione.
Come riportato nel testo del documento:
“La letteratura scientifica internazionale ha evidenziato come il settore dell’Istruzione sia particolarmente interessato dal fenomeno del rischio da stress lavoro-correlato e dai fattori di rischio psicosociale.”
Più precisamente, la categoria degli insegnanti, a causa di particolari fattori stressogeni legati all’attività professionale, è soggetta a rischio per la sindrome del burnout.
Tale condizione è caratterizzata da:
- affaticamento fisico ed emotivo;
- atteggiamento distaccato e apatico nei rapporti interpersonali;
- sentimento di frustrazione per mancata realizzazione delle proprie aspettative.
Nella sola Italia:
- quasi un milione d’insegnanti per l’alto rischio professionale di sviluppare una patologia psichiatrica rispetto ad altre categorie di lavoratori;
- più di otto milioni di studenti con le rispettive famiglie a rischio di fruire di un servizio inefficiente per assenze e demotivazione del personale docente
- le istituzioni che si trovano ad affrontare le conseguenze socio-economiche date da un sistema scolastico inefficiente (per la demotivazione e l’assenteismo della classe docente), un aumento dei costi (per supplenze, giorni di malattia da retribuire, pensioni d’inabilità, equo indennizzo, assistenza sanitaria), risultati educativi e culturali insoddisfacenti;
- le parti sociali che hanno come mandato fondamentale quello di tutelare i diritti dei lavoratori;
- le associazioni di categoria degli insegnanti, degli studenti, delle famiglie chiamate a tutelare i rispettivi diritti e interessi.
La natura delle cause scatenanti burnout e stress professionale nell’istruzione può essere ricondotta ad alcuni fattori riguardanti nello specifico:
- la peculiarità della professione (rapporto con studenti e genitori, classi numerose, situazione di precariato, conflittualità tra colleghi, costante necessità di aggiornamento),
- la trasformazione della società verso uno stile di vita sempre più multietnico e multiculturale (crescita del numero di studenti extracomunitari),
- il continuo evolversi della percezione dei valori sociali (inserimento di alunni disabili nelle classi, delega educativa da parte della famiglia a fronte dell’assenza di genitori-lavoratori o di famiglie monoparentali),
- l’evoluzione scientifica (internet e informatica),
- il susseguirsi continuo di riforme (autonomia scolastica, innalzamento della scuola dell’obbligo, ingresso nel mondo della scuola anticipato all’età di cinque anni e mezzo),
- la maggior partecipazione degli studenti alle decisioni e conseguente livellamento dei ruoli con i docenti,
- il passaggio critico dall’individualismo al lavoro in équipe,
- l’inadeguato ruolo istituzionale attribuito/riconosciuto alla professione (retribuzione insoddisfacente, scarsa considerazione da parte dell’opinione pubblica, etc.)
Nella scheda (cfr. allegato) si procede all’approfondimento delle cause scatenanti lo stress lavoro correlato e si propongono, per ognuna di esse, alcune misure correttive di carattere generale utili alla prevenzione e/o riduzione di questo grave problema, spesso preso troppo alla leggera o ignorato.
A cura di: Dott.ssa Elena RICHERI
ALLEGATI
Allegato: