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 Ven 12 Feb 2016

SOVRACCARICO BIOMECCANICO DEGLI ARTI SUPERIORI. VALUTAZIONE PRELIMINARE: QUICK ASSESSMENT PER MOVIMENTI RIPETITIVI

  ergonomia

SOVRACCARICO BIOMECCANICO DEGLI ARTI SUPERIORI. VALUTAZIONE PRELIMINARE: QUICK ASSESSMENT PER MOVIMENTI RIPETITIVI

Nell’ambito della valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori, è ormai consolidato il metodo OCRA, che utilizza, quali strumenti operativi, la Checklist OCRA e l’Indice OCRA. In entrambi i casi, pur in presenza di percorsi con differente livello di indagine, siamo comunque di fronte a metodologie che garantiscono un approfondimento della valutazione del rischio specifico.

Tuttavia, molte condizioni operative, legate alla effettuazione di compiti manuali ripetitivi di vario genere, possono evidenziare situazioni ove il rischio specifico può essere definito come assente/trascurabile, ovvero, al contrario, come estremamente critico. Siamo cioè di fronte a casi specifici ove una valutazione approfondita potrebbe essere addirittura superflua, in virtù della evidente presenza di condizioni estremamente “tranquille” o, al contrario, particolarmente gravose.

Per questo motivo, può essere particolarmente utile procedere ad una veloce stima preliminare della presenza di situazioni che, senza ulteriori approfondimenti, possono certamente ricondursi alle casistiche estreme (verde o rossa) su indicate. Lo strumento in questione è il quick-assessment per movimenti ripetitivi (il riferimento a questa procedura è all’interno della ISO TR 12295).

Il quick-assessment consiste in una verifica rapida della presenza di potenziali condizioni di rischio per gli arti superiori (UL-WMSDS), attraverso semplici domande di tipo quali-quantitativo.

Il quick-assessment è sostanzialmente indirizzato ad identificare, in modo semplificato, tre possibili condizioni:

1. Accettabile (verde): non sono richieste ulteriori azioni.

2. Critica (rosso): è urgente procedere ad una riprogettazione del posto o del processo.

3. Necessità di un’analisi dettagliata (giallo): è necessario procedere ad una stima o valutazione precisa attraverso strumenti più dettagliati di analisi (es. uso della Check-list OCRA – calcolo dell’Indice OCRA).

Va evidenziato che qualora si presentino condizioni rispettivamente di accettabilità (verde) o di criticità (rosso), non è sempre necessario procedere ad una stima più circostanziata del livello di esposizione, specie nel caso di condizioni critiche. In quest’ultimo caso, ogni sforzo andrà meglio indirizzato alla riduzione del rischio chiaramente emerso.

Qualora nessuna delle due condizioni “estreme” dovesse emergere chiaramente (ciò coincide con la sussistenza di una condizione in area gialla), sarà necessario procedere alla valutazione approfondita.

AREA VERDE: ACCETTABILE.

Viene di seguito riportata la sequenza delle condizioni che devono essere tutte contemporaneamente presenti per definire come accettabile (verde) un compito manuale ripetitivo (da ISO TR 12295: quick-assessment per compiti manuali ripetitivi – criteri di accettabilità).

Laddove un compito ripetitivo venisse valutato come accettabile tramite la procedura di quick-assessment, ciò equivarrebbe ad averlo valutato come accettabile attraverso i metodi di dettaglio indicati dagli standard di riferimento (es. uso della Check-list OCRA – calcolo dell’Indice OCRA).

- Entrambi gli arti superiori lavorano per meno del 50% del tempo totale di lavoro ripetitivo (uno o più compiti)?

- Entrambi i gomiti sono mantenuti al di sotto del livello delle spalle per il 90% del tempo totale di lavoro ripetitivo (uno o più compiti)?

- Una forza MODERATA (perceived effort = 3 o4 in scala di Borg) è attivata dall’operatore per non più di un’ora durante il tempo totale di lavoro ripetitivo?

- I picchi di forza (perceived effort = 5 o più in scala di Borg CR-10) sono assenti?

- Vi è presenza di pause (inclusa la pausa pasto) che durano almeno 8 minuti almeno ogni 2 ore?

- I compiti ripetitivi sono eseguiti per meno di 8 ore al giorno?


Se a tutte le domanda si è risposto “SI” ne consegue che il compito (o i compiti) esaminato è in area verde (accettabile) e non è necessario continuare la valutazione del rischio.

Se anche ad una sola delle domande si è risposto “NO” ne consegue che il compito (o i compiti) esaminato va valutato attraverso i metodi suggeriti da ISO 11228-3 (poiché la situazione è in area gialla), al fine di procedere ad una stima più circostanziata del livello di esposizione. I metodi preferenziali suggeriti dalla norma sono le Check-list OCRA e/o l’Indice OCRA.

AREA ROSSA: CRITICA.


Viene di seguito riportata la sequenza delle condizioni che, anche singolarmente, portano ad identificare una condizione critica (da ISO TR 12295: quick-assessment per compiti manuali ripetitivi – criteri di individuazione di condizione critica).

- Le azioni tecniche di un singolo arto sono così veloci che non possono essere contate ad una osservazione diretta?

- Uno o entrambi gli arti operano con il gomito ad altezza spalla per metà o più del tempo totale di lavoro ripetitivo?

- Una presa di “pinch” (o qualsivoglia tipo di presa in cui si usa la punta delle dita) è utilizzata per più dell’80% del tempo totale di lavoro ripetitivo?

- Ci sono picchi di forza (perceived effort = 5 o più in scala di Borg CR-10) per il 10% o più del tempo totale di lavoro ripetitivo?

- Non c’è più di una pausa (inclusa la pausa pasto) in un turno di 6-8 ore?

- Il tempo totale di lavoro ripetitivo, durante il turno, supera le 8 ore?


Per la valutazione rapida di condizioni sicuramente critiche si fa riferimento a definizioni e criteri insiti nei metodi raccomandati dalle norme di riferimento (a partire dal metodo OCRA), che configurano la presenza di uno o più elementi fortemente problematici, quali le frequenze elevatissime di azione con gli arti superiori; la presenza di ripetute richieste di forza pressoché massimale.

Quando una condizione di lavoro manuale ripetitivo risulta critica, anche per una sola situazione fra quelle segnalate, l’indicazione è di orientarsi decisamente per un rapido e sostanziale intervento di miglioramento (riduzione del rischio) senza necessariamente approfondire la valutazione analitica. Quest’ultima, peraltro, potrà essere operata successivamente, per verificare l’efficacia degli interventi eseguiti.





A cura di: P.I. Marco ANTONIELLI


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  ​Allegato: Quick-assessment - tabelle di verifica

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