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SICUREZZA NELLE AZIENDE AGRICOLE: REPORT DELLE ATTIVITÀ SVOLTE REGIONE PIEMONTE 2010-2017
attrezzature di lavoro
, macchine
, sicurezza
L'agricoltura è uno dei comparti lavorativi a maggior rischio, monitorati in modo specifico attraverso piani mirati di prevenzione e sicurezza da parte delle regioni. A partire dal 2013 nel comparto agricoltura in Piemonte si è registrato un aumento degli addetti (+27,6 %), con particolare riferimento alle province di Asti, Alessandria e Biella. Il report allegato, presenta le attività realizzate dai Servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (SPreSAL) delle Aziende sanitarie nel periodo 2010-2017. Le aziende agricole controllate sono state complessivamente più di 4000, nel 70% dei casi trattasi di aziende di cui all’art. 21 del D. Lgs 81/08 (imprese famigliari, società semplici, lavoratori autonomi ecc.).
Per quanto riguarda le macchine agricole, il più verificato è stato il trattore con circa 8.000 esemplari visionati, dei quali circa il 37 % è risultato non conforme per quanto riguarda l’assenza della ritenzione del conducente (28%) , protezione della presa di potenza (21%), protezione organi mobili (16%), e del sistema Rops (11 %).
Da un confronto nel periodo 2010-2012 e 2014-2017, si rileva come siano diminuite, le non conformità; in particolare è certamente accresciuta la sensibilità e la consapevolezza nell’installazione dei sistemi di protezione in caso di capovolgimento (Rops e sistemi di ritenzione del conducente), pur rappresentando gli interventi maggiormente onerosi.
Tra le altre macchine agricole prese in visione dai servizi di prevenzione dei luoghi di lavoro, nel periodo 2014-2017 il maggior numero di non conformità risulta nell’ordine per Motocoltivatori (27.3 %), spandiconcime (18,4%), desilatori (18,1%) alberi cardanici (17,1%), trinciatrici (10,8%), Rotoimballatrici (18,1 %), Motoseghe (2,7%).
Infine è da sottolineare che le non conformità di cui sopra, nell’anno 2017 hanno portato un numero di sanzioni pari a 272, di cui 217 impartite ad aziende di cui all’art. 21 del D. Lgs 81/08 e 55 ad aziende con lavoratori dipendenti.
I numeri definiscono un comparto che lentamente si sta adeguando alle attuali disposizioni legislative in materia antinfortunistica ma per il quale è necessario intervenire attraverso una processo di cambio generazionale dove anche il lavoratore autonomo o facente parte dell’impresa famigliare si senta direttamente interessato allo sviluppo della cultura della sicurezza.
A cura di: P.I. Pierpaolo RAVERA