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 Ven 5 Lug 2019

MICROCLIMA: DA INAIL UNA PUBBLICAZIONE UTILE PER LA VALUTAZIONE EFFICACE DEL RISCHIO

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MICROCLIMA: DA INAIL UNA PUBBLICAZIONE UTILE PER LA VALUTAZIONE EFFICACE DEL RISCHIO

Approfittando di questo torrido inizio di stagione, è bene riprendere in mano il concetto di Microclima e le problematiche ad esso correlate.

Con l’arrivo della stagione estiva aumentano in molti luoghi di lavoro i problemi microclimatici legati all’innalzamento delle temperature, che possono creare disagio non indifferente, con conseguente calo della produttività, verificarsi di infortuni e problemi di salute.

Se poi si pensa alle mansioni outdoor, il problema si fa ancora più grave, poiché durante estate e inverno, i lavoratori possono essere esposti a condizioni climatiche estreme.

A ricordarlo e a sottolineare che le condizioni microclimatiche di un luogo di lavoro e di vita “possono interferire significativamente con le attività degli occupanti” è il documento Inail elaborato dalla Direzione regionale per la Campania “La valutazione del microclima. L’esposizione al caldo e al freddo. Quando è un fattore di discomfort. Quando è un fattore di rischio per la salute” (cfr. allegato).

La Direzione regionale Inail Campania, avvalendosi degli esperti del settore Certificazione, Verifica e Ricerca,  ha voluto fornire ai datori di lavoro, ai responsabili dei servizi di prevenzione e protezione e a tutti coloro che si occupano di prevenzione nei luoghi di lavoro, un momento di sintesi sulle attuali conoscenze e permettere loro di valutare nel migliore dei modi i rischi legati alle condizioni microclimatiche del luogo di lavoro e di realizzare le migliori azioni correttive.

Una criticità che emerge dall’incipit della pubblicazione (dedicato all’inquadramento normativo del rischio) è che, benché il d.lgs. 81/08 abbia inserito il microclima nel rischi fisici da valutare ai sensi del Titolo VIII, l’assenza di uno specifico capo non fornisce, alla pari degli altri rischi come rumore, vibrazioni ecc., delle univoche indicazioni su come valutare tale rischio.

Viene poi ricordato che i rischi derivanti da agenti fisici nell’ambiente lavorativo devono essere rimossi, o ridotti il più possibile, attraverso le seguenti azioni:

- Corretta progettazione e pianificazione dei processi lavorativi sul luogo di lavoro;

- Riduzione della presenza di agenti fisici nell’ambiente di lavoro in base alle necessità lavorative;

- Diminuzione della durata e dell’intensità di esposizione;

- Restrizione al minimo del numero dei lavoratori potenzialmente esposti; 

- Corretta formazione ed informazione dei lavoratori;

- Somministrazione di attrezzature adeguate alla specifica attività e indicazione delle relative procedure di manutenzione;

- Determinazione di idonee misure tecnico-organizzative.

La valutazione dei rischi derivanti da esposizioni ad agenti fisici è poi programmata ed effettuata, con cadenza almeno quadriennale, oltreché aggiornata in occasione di modifiche del processo produttivo o della organizzazione del lavoro significative ai fini della salute e sicurezza dei lavoratori.

Viene poi segnalato che, in aggiunta a quanto contenuto nel titolo VIII, il Testo Unico si occupa di microclima anche nell’allegato IV (Luoghi di lavoro).

Si ricorda infine che per gli ambienti scolastici e per le strutture sanitarie bisognerà anche tener conto di due specifiche norme di legge:

• Legge 11 gennaio 1996, n. 23. “Norme per l’edilizia scolastica”;

• Decreto del Presidente della Repubblica 14 Gennaio 1997 n. 37 “Atto d’indirizzo e coordinamento alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano, in materia di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l’esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private”.

Il documento prosegue poi illustrando concetti e metodologie utili a datori di lavoro, RSPP e altre figure impegnate nel processo di valutazione e risoluzione delle criticità microclimatiche riscontrate.

Si riporta di seguito indicazione dei capitoli del documento, liberamente scaricabile e consultabile a fine pagina per approfondimenti:

Capitolo 1 - Inquadramento normativo

Capitolo 2 - Ambienti con rischio termico e ambienti con discomfort termico

Capitolo 3 - Ambienti ad obiettivo comfort (moderabili)

Capitolo 4 - Ambienti vincolati caldi

Capitolo 5 - Ambienti vincolati freddi

Capitolo 6 - Strumenti di misura

Capitolo 7 - Bibliografia





A cura di: Dott.ssa Elena RICHERI


ALLEGATI
  Allegato: "La valutazione del microclima. L’esposizione al caldo e al freddo. Quando è un fattore di discomfort. Quando è un fattore di rischio per la salute”

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