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LA GESTIONE DEGLI ESTINTORI: APPLICAZIONE DELLA NORMA UNI 9994-1
controlli
, prevenzione incendi
La Norma UNI 9994-1 definisce i criteri per l’effettuazione del controllo iniziale, della sorveglianza, del controllo periodico, della revisione e del collaudo degli estintori, al fine di garantirne l’efficienza operativa, nel rispetto della legislazione vigente. La Norma si applica anche sugli estintori di classe D, per incendi generati da metalli combustibili quali potassio, sodio e loro leghe, magnesio, zinco, zirconio, titanio e alluminio in polvere.
Vengono definite le seguenti attività specifiche:
- controllo iniziale;
- sorveglianza;
- controllo periodico;
- revisione programmata;
- collaudo;
- manutenzione straordinaria.
Vengono contestualmente identificate una serie di figure coinvolte nell’applicazione della Norma: il PRODUTTORE (vale a dire il fabbricante dell’estintore, residente in uno dei paesi dell’UE), la PERSONA RESPONSABILE (con il compito di predisporre le misure di sicurezza antincendio appropriate per l’edificio e/o supervisionarne il rispetto. Tale figura può essere l’utilizzatore o il proprietario dell’immobile), la PERSONA ADDETTA ALLA SORVEGLIANZA (con il compito di controllare lo stato di efficienza dell’estintore; persona in possesso delle necessarie informazioni per poter operare), l’AZIENDA DI MANUTENZIONE (struttura esterna organizzata con competenze specifiche circa l’attività di manutenzione degli estintori), la PERSONA COMPETENTE – MANUTENTORE (il soggetto facente parte dell’azienda di manutenzione, in possesso della necessaria formazione, il quale esegue fisicamente le attività manutentive sugli estintori).
Si fornisce di seguito una descrizione delle attività indicate.
CONTROLLO INIZIALE. È un esame che deve essere condotto da parte dell’azienda di manutenzione subentrante (ossia che prende in carico l’attività di gestione manutentiva degli estintori), con l’obbiettivo di verificare che:
- gli estintori siano manutenzionabili (tutti gli estintori per i quali non è consentita la manutenzione devono essere messi fuori servizio, mediante l’apposizione dell’etichetta “fuori servizio”, anche sul cartellino di manutenzione. Se il manutentore ritiene che l’estintore sia potenzialmente pericoloso, deve metterlo in sicurezza. Non sono manutenzionabili i seguenti estintori: estintori di tipo non omologati, ad esclusione degli estintori di classe D – estintori che presentano segni di corrosione e ammaccature sul serbatoio – estintori sprovvisti delle marcature di cui alla legislazione vigente e norme applicabili – estintori per i quali non sono più disponibili le parti di ricambio ed i relativi agenti estinguenti – estintori con marcature ed iscrizioni illeggibili e non sostituibili – estintori che devono essere ritirati dal mercato, anche in conformità a specifiche disposizioni legislative vigenti – estintori portatili privi di libretto di uso e manutenzione rilasciato dal costruttore e non più reperibile sul mercato – estintori con più di 18 anni di età);
- le marcature siano presenti e leggibili;
- esistano le registrazioni delle attività di manutenzione precedenti;
- sia disponibile il libretto di manutenzione, se previsto.
L’esito del controllo iniziale deve essere registrato sul “registro di controllo”, a cura dell’azienda di manutenzione.
L’estintore risulterà non conforme, qualora le attività suddette diano risultati anche parzialmente negativi. Tale condizione deve essere comunicata alla persona responsabile.
SORVEGLIANZA. È un’attività di prevenzione, a cura della persona responsabile (effettuata fisicamente dalla persona addetta alla sorveglianza), che si concretizza attraverso i seguenti controlli visivi di verifica:
- presenza dell’apposito cartello di segnalazione dell’estintore;
- libero accesso all’estintore e sua completa visibilità;
- estintore portatile non collocato a pavimento, ma su staffa apposita;
- assenza di manomissioni e presenza del dispositivo di sicurezza;
- presenza e visibilità dei contrassegni distintivi;
- indicatore del manometro collocato entro il campo verde;
- assenza di anomalie, quali ugelli ostruiti, perdite, tracce di corrosione, sconnessioni, incrinature dei tubi flessibili, etc.;
- assenza di danni alle strutture di supporto ed alla maniglia di trasporto; se carrellato, verifica del buon funzionamento delle ruote;
- presenza e corretta compilazione del cartellino di manutenzione.
L’esito della sorveglianza deve essere registrato sul “registro di controllo”. La norma suggerisce una frequenza mensile, per tale attività Eventuali riscontri negativi vanno comunicati alla persona responsabile, se diversa dall’addetto alla sorveglianza.
CONTROLLO PERIODICO. Deve essere effettuato dal manutentore/persona competente, con cadenza almeno semestrale. È un’attività di prevenzione, effettuata tramite i seguenti accertamenti:
- esecuzione di tutte le attività previste per la sorveglianza;
- accertamento della pressione interna, per gli estintori pressurizzati;
- accertamento dello stato di carica, per gli estintori a CO2 (verifica del peso).
L’esito del controllo periodico deve essere registrato sul “registro di controllo”.
Gli strumenti utilizzati per i controlli periodici devono essere tarati ad intervalli prestabiliti e verificati prima del loro utilizzo. Tali attività devono essere riscontrabili tramite apposite certificazioni e registrazioni.
REVISIONE PROGRAMMATA. Deve essere effettuata dal manutentore/persona competente, con le seguenti cadenze specifiche per tipo di estinguente:
- polvere: 36 mesi;
- CO2: 60 mesi;
- A base d’acqua (serbatoi in acciaio al carbonio, con agente estinguente premiscelato): 24 mesi;
- A base d’acqua (serbatoi in acciaio al carbonio, contenenti solo acqua ed eventuali altri additivi in cartuccia): 48 mesi;
- A base d’acqua (serbatoi in acciaio INOX o lega di alluminio): 48 mesi;
- Idrocarburi alogenati: 72 mesi.
L’attività consiste in una serie di interventi tecnici, finalizzati a verificare e rendere perfettamente efficiente l’estintore:
- esame interno dell'estintore per la verifica dello stato di conservazione;
- esame e controllo funzionale di tutte le parti;
- controllo di tutte le sezioni di passaggio del gas ausiliario, se presente, e dell'agente estinguente, in particolare del tubo pescante, le manichette, i raccordi e gli ugelli, per verificare che siano liberi da incrostazioni, occlusioni e sedimentazioni;
- controllo dell'assale e ruote per estintori carrellati;
- ripristino delle protezioni superficiali se danneggiate;
- sostituzione della valvola di sicurezza se presente;
- sostituzione dell'agente estinguente (con la periodicità dichiarata dal produttore e, in ogni caso, non maggiore di quella di cui al prospetto precedente);
- sostituzione delle guarnizioni;
- sostituzione della valvola erogatrice per gli estintori a biossido di carbonio;
- rimontaggio dell'estintore in perfetto stato di efficienza.
Tutte le parti di ricambio e gli agenti estinguenti utilizzati devono essere originali, ovvero altri dichiarati equivalenti dal produttore dell'estintore.
La data della revisione e l’indicazione del soggetto (azienda) che l’ha effettuata devono essere riportati sia all’interno che all’esterno dell’estintore, con modalità che ne garantiscano la leggibilità nel corso della successiva revisione programmata. Non è consentito punzonare tali indicazioni sul serbatoio o su componenti in pressione dello stesso.
COLLAUDO. Deve essere effettuato dal manutentore/persona competente. Consiste in una misura atta a verificare, con le periodicità sotto specificate, la stabilità del serbatoio o della bombola dell'estintore, in quanto componenti dell'apparecchiatura a pressione. L'attività di collaudo deve comportare l’attività di revisione.
II collaudo degli estintori a biossido di carbonio e delle bombole di gas ausiliario, deve essere svolto in conformità alla legislazione vigente in materia di riqualificazione periodica delle attrezzature a pressione.
Gli estintori costruiti in conformità alla Direttiva PED 97/23/CE (D.lgs. 93/2000) devono essere collaudati mediante prova idraulica della durata di 30 s ed alla pressione di prova (PT) indicata sul serbatoio, secondo le seguenti periodicità:
- polvere: 144 mesi;
- CO2: 120 mesi;
- A base d’acqua (serbatoi in acciaio al carbonio, con agente estinguente premiscelato): 72 mesi;
- A base d’acqua (serbatoi in acciaio al carbonio, contenenti solo acqua ed eventuali altri additivi in cartuccia): 96 mesi;
- A base d’acqua (serbatoi in acciaio INOX o lega di alluminio): 144 mesi;
- Idrocarburi alogenati: 144 mesi.
Gli estintori costruiti non in conformità alla Direttiva PED 97/23/CE (ante D.lgs. 93/2000) devono essere collaudati mediante una prova idraulica della durata di 1 min. ad una pressione di 35 BAR (o come da valore punzonato sul serbatoio), secondo le seguenti periodicità:
- polvere: 72 mesi;
- CO2: 120 mesi;
- A base d’acqua (serbatoi in acciaio al carbonio, con agente estinguente premiscelato): 72 mesi;
- A base d’acqua (serbatoi in acciaio al carbonio, contenenti solo acqua ed eventuali altri additivi in cartuccia): 72 mesi;
- A base d’acqua (serbatoi in acciaio INOX o lega di alluminio): 72 mesi;
- Idrocarburi alogenati: 72 mesi.
Non possono essere collaudati serbatoi che presentino ammaccature o segni di corrosione interna ed esterna.
Gli estintori con serbatoio/bombola che non hanno superato il collaudo devono essere messi fuori servizio.
In occasione del collaudo dell'estintore a polvere o CO2, la valvola erogatrice deve essere sostituita per garantire l’efficienza e la sicurezza dell’attrezzatura.
La data del collaudo e l’indicazione del soggetto (azienda) che l’ha effettuato devono essere riportati sia all’interno che all’esterno dell’estintore. Non è consentito punzonare tali indicazioni sul serbatoio o su componenti in pressione dello stesso.
Le bombole ad azoto e a CO2 devono essere punzonate secondo Ie disposizioni legislative vigenti.
Gli estintori con serbatoio/bombola che non hanno superato positivamente il collaudo, devono essere posti fuori servizio.
MANUTENZIONE STRAORDINARIA. Deve essere effettuata dal manutentore/persona competente. Si effettua, durante la vita dell'estintore, ogni qual volta le operazioni di manutenzione ordinaria non siano sufficienti a ripristinare le condizioni di efficienza dell'estintore. Durante questa attività, possono essere effettuate operazioni esclusivamente di verifica, come anche operazioni di effettivo mantenimento dello stato di fatto con il quale l'estintore è stato consegnato alla persona responsabile. Possono emergere problemi di entità diversa che non sono risolvibili solo con la sostituzione di alcune parti componenti dell'apparecchio. La mancanza di ricambi originali o adeguati o il protrarsi dell'intervento oltre il normale tempo di controllo stesso obbliga il manutentore a dichiarare il prodotto non funzionante e a comunicarne le cause alla persona responsabile.
In caso di utilizzo, anche parziale, dell'estintore è necessario sostituire integralmente l’agente estinguente, eseguendo conseguentemente i controlli previsti dalla revisione programmata.
A cura di: P.I. Marco ANTONIELLI