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 Ven 20 Dic 2019

I RISULTATI DELL'INDAGINE EU-OSHA ESNER-3 SUI RISCHI NUOVI ED EMERGENTI

  salute , sicurezza , valutazione dei rischi

I RISULTATI DELL'INDAGINE EU-OSHA ESNER-3 SUI RISCHI NUOVI ED EMERGENTI

Digitalizzazione e sedentarietà prolungata: sono questi alcuni degli “emerging risks” che si vanno ad unire a rischi più conosciuti e assolutamente non nuovi, come quello da movimenti ripetitivi dell’arto superiore e il rapporto con individui di difficile gestione.

E’ l’indagine ESNER-3 (EU-OSHA), ormai arrivata alla sua terza edizione, che nel 2019 ha fatto luce sui rischi nuovi ed emergenti per i lavoratori in Europa. Tale studio opera con ampio respiro esaminando la gestione pratica dei rischi per la sicurezza e salute negli ambienti di lavoro europei, invitando migliaia di imprese e organizzazioni a rispondere ad un questionario incentrato su:

- rischi generali per la sicurezza e la salute sul lavoro e loro gestione;

- rischi psicosociali quali stress, bullismo e violenza;

- incentivi e ostacoli alla gestione della SSL;

- partecipazione dei lavoratori alle prassi in materia di sicurezza e salute.

Tali risultati vengono poi integrati da analisi secondarie basate su studi quantitativi e qualitativi incentrati su argomenti specifici.

Nel 2019 l’ESNER è stata condotta coinvolgendo 45.000 stabilimenti di tutte le classi di dimensione economica e settori di attività in 33 paesi europei.

Rispetto alla versione precedente del 2014, l’ESNER-3 si concentra in particolare sulla gestione dei rischi psicosociali (come lo stress e le molestie legate al lavoro) e include anche domande sulla digitalizzazione o la sedentarietà prolungata, che, secondo l’indagine ESENER-3, è ora il terzo fattore di rischio per frequenza segnalato dalle imprese europee.

Rispetto al 2014 si evincono le tendenze a livello nazionale ed europeo non solo relative ai fattori di rischio, ma anche alla gestione della SSL, nonché le barriere e i fattori trainanti correlati.

La partecipazione dei lavoratori nella gestione dei rischi psicosociali, ad esempio, è diminuita in alcuni paesi (nonostante sia riconosciuta l’importanza dell’approccio partecipativo nell’affrontare tali rischi sempre più frequenti.) D’altro canto, è incoraggiante notare che la percentuale di stabilimenti che effettuano valutazioni del rischio è aumentata in alcuni paesi.

Analizzando la tabella riportata in allegato (cfr. allegato 1) si può osservare come i principali rischi emergenti individuati siano:

- Movimenti ripetitivi di mano o braccio (Repetitive hand or arm movements);

- Rapporti con clienti difficili, pazienti, alunni (Having to deal with difficult customers, patients, pupils etc.);

- Sedentarietà prolungata (Prolonged sitting);

- Sollevamento e movimentazione di persone o carichi pesanti (Lifting or moving people or heavy loads);

- Lavoro sotto pressione (Time pressure);

- Carenza di comunicazione/cooperazione all’interno dell’azienda (Poor communication or cooperation within the organisation).

Adottando una visione olistica delle attuali pratiche di SSL in Europa, i risultati dell'indagine mirano a contribuire a informare le nuove politiche in materia di SSL e garantire che i rischi nei luoghi di lavoro europei siano gestiti in modo più efficace.

Per una visione più completa, si rimanda alla lettura del documento completo con i primi risultati dell’indagine 2019 (cfr. allegato 2).





A cura di: Dott.ssa Elena RICHERI



 


ALLEGATI
  Allegato 1: Tabella rischi emergenti
  Allegato 2:

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