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INFORTUNI FRA I BANCHI DI SCUOLA: I DATI DELL’ ANMIL
L’anno scolastico si è ormai concluso da qualche settimana, è dunque giunto il tempo di tirare alcune somme riguardanti la sicurezza dei nostri studenti.
Secondo quanto riportato dall’Anmil, l’Associazione nazionale dei lavoratori mutilati ed invalidi del lavoro, nell’A.S. 2016/2017 gli infortuni tra le mura scolastiche sono stati oltre 75.000. Rispetto ai dati degli anni precedenti, tuttavia, si riscontra un continuo calo di tali eventi dannosi, che erano infatti 90.000 nell’anno scolastico 2012-2013.
Fortunatamente, si tratta quasi sempre di infortuni lievi, ma, tra questi, quasi 200 hanno invece comportato gravi invalidità permanenti per gli alunni coinvolti.
Vediamo alcuni dati caratteristici e significativi:
- il 62% degli infortuni ha riguardato studenti di sesso maschile, il restante 38%, invece, le femmine;
- Il tipo di lesione più frequente in ambiente scolastico è la frattura, causa di oltre la metà delle invalidità permanenti. Il resto sono lussazioni, distorsioni, ferite e contusioni;
- La parte del corpo più colpita da infortuni è il ginocchio (28% del totale), seguita dalla caviglia (20%), dal polso (12%), dalla colonna vertebrale (10%) e infine dall’arto superiore (7%);
- La maggior parte degli eventi dannosi è avvenuta tra gli studenti delle scuole elementari e medie superiori, dove l’“esuberanza” ha portato a circa 50.000 infortuni (il 60% dei casi), mentre le scuole Superiori ricoprono il 31% dei casi con 23.000 infortuni. Gli universitari infortunati sono, invece, meno del 2%.
Anche altri aspetti si ripetono nelle statistiche, per esempio il periodo dell’anno: si sono infatti visti spiccare i mesi primaverili (Marzo, Aprile e Maggio), che, complici della bella stagione e delle attività ricreative all’aperto più frequenti, hanno raccolto la maggior parte degli infortuni.
Tra gli altri aspetti temporali caratteristici ricordiamo poi:
-Il lunedì come il giorno più a rischio (come per gli infortuni sul lavoro) col 25% di infortuni in più rispetto agli altri giorni della settimana;
-La fascia oraria tra le 10 e le 11, ossia generalmente quella della “ricreazione”, come quella più a rischio di infortuni (il 32% degli eventi dannosi avviene proprio in questo orario).
Altri dati significativi riguardano la provenienza degli studenti infortunati:
- Tra essi se ne registrano 4.300 di origine straniera (pari a quasi il 6% del totale);
- Le comunità straniere prevalenti tra gli studenti infortunati sono: rumena (circa 900 casi), albanese (circa 400), marocchina (circa 350), moldava (circa 250), ucraina (circa 170) e indiana (circa 120).
- Tali dati risultano, dunque, in linea con l’andamento e il consolidamento della presenza straniera in Italia, che è cresciuta notevolmente negli ultimi decenni.
A cura di: Dott.ssa Elena RICHERI