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GUIDA AGLI SCENARI SEVESO
Ad aprile 2017 la Commissione Europea ha rilasciato l’Handbook of Scenarios for Assessing Major Chemical Accident Risks, un manuale finalizzato a guidare gli Stati Membri ad una corretta e omogenea applicazione della Direttiva Seveso 2012/18/UE, recepita in Italia con il Dlgs 105/2015.
Questo rapporto tecnico ha l’obiettivo di aiutare gli Stati Membri a ridurre l’entità degli impatti dovuti ai grandi incidenti delle aziende ricadenti in Seveso.
Le autorità durante l’elaborazione della valutazione dei rischi e delle emergenze in presenza di stabilimenti a incedente rilevante, avranno a disposizione diversi scenari di riferimento, che terranno conto della tipologia di sostanza pericolosa, della conformazione territoriale e della distanza da bersagli sensibili.
Gli scenari individuati comprendono solamente alcuni tipi di sostanze: cloro, GPL, ammoniaca anidra, gas naturale liquefatto (GNL), liquidi infiammabili e ossigeno liquido.
Nonostante non vengano elencati tutti i tipi di scenari possibili questo manuale è comunque considerato un valido punto di partenza per la valutazione del rischio per i siti ricadenti sotto la Direttiva Seveso, questo infatti non fornisce obblighi ma solamente buone prassi.
Il manuale si articola in nove capitoli, nel primo viene fatta un’introduzione sullo scopo e sull’ambito di applicazione, nei successivi sette vengono illustrati gli scenari che coinvolgono le sostanze e le attrezzature pericolose più comunemente utilizzate all’interno della Comunità Europea, e nell’ultimo capitolo si riporta un esercizio di benchmarking in cui otto gruppi di esperti provenienti da autorità regionali e nazionali dell’UE hanno condotto delle valutazioni del rischio per la pianificazione del territorio in due siti differenti.
Accenni sulla Direttiva Seveso III:
La “Direttiva Seveso III”(Dir. 2012/18/UE) emanata dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea, relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti, sostituisce integralmente le Direttive 96/82/CE (Seveso II) e 2003/105/CE. Tale Direttiva è stata recepita in Italia con il D.Lgs 26 giugno 2015, n°105, il quale ha abrogato le precedenti norme di recepimento (D.Lgs 334/99 e 238/05) e una serie di decreti collegati (quali D.M. 16/3/1998, DD.MM. 9/8/2000, D.M. 19/3/2001).
L’emanazione di tale Direttiva è dovuta principalmente alla necessità di adeguare la disciplina Seveso II al nuovo sistema di classificazione delle sostanze chimiche, il regolamento CE n. 1272/2008, al fine di omologare il sistema di etichettatura e classificazione dei prodotti chimici all’interno dell’ Unione Europea con quello adottato a livello internazionale GHS – Globally Harmonised System of Classification and Labelling of Chemicals.
Gli Stati Membri sono obbligati a censire tutti gli stabilimenti a rischio incidente rilevante e ad attuare, per ognuno di questi, un piano di prevenzione e di emergenza.
In particolare è prevista:
- La cooperazione tra i gestori per limitare l’effetto domino;
- Il controllo dell’urbanizzazione nelle zone limitrofe al sito;
- La divulgazione delle informazioni agli abitanti delle zone limitrofe al sito;
- L’istituzione di un’autorità preposta all’ispezione dei siti a rischio.
A cura di: Dott.ssa Elena Martis