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Area Riservata
GESTIONE DEI RIFIUTI DURANTE L’EMERGENZA COVID-19
COVID-19
, normativa
, rifiuti
, salute
, sicurezza
Durante questo periodo di emergenza abbiamo assistito alla pubblicazione di un fitto numero di Decreti, Circolari, Rapporti, Indicazioni dai vari Enti Istituzionali deputati alla gestione tecnica e normativa del periodo contingente.
Proviamo a fare una sintesi, con le informazioni disponibili oggi, delle attuali disposizioni emanate e riguardanti una delle filiere NON SOSPESE dal DPCM 22 marzo 2020, come modificato dal DPCM 25 marzo 2020: la gestione dei rifiuti.
Non abbiamo la presunzione di essere esaustivi e siamo consapevoli di essere “a metà del guado” dell’emergenza in corso, quindi quanto presente potrebbe essere in ogni momento aggiornato o modificato con nuovi provvedimenti.
Il Gruppo di Lavoro ISS Ambiente e Gestione dei Rifiuti, con il Rapporto ISS COVID-19, n.3/2020, nella versione aggiornata al 14 marzo 2020 (cfr. allegato 01) ha fornito le “Indicazioni ad interim per la gestione dei rifiuti urbani in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus sars-cov-2”.
Il documento fornisce linee di indirizzo e suggerisce modalità operative nella gestione di due tipi di rifiuti, e precisamente:
1. Rifiuti urbani prodotti nelle abitazioni dove soggiornano soggetti positivi al tampone in isolamento o in quarantena obbligatoria.
2. Rifiuti urbani prodotti dalla popolazione generale, in abitazioni dove non soggiornano soggetti positivi al tampone in isolamento o in quarantena obbligatoria
Il documento preliminarmente riconosce che i rifiuti urbani prodotti nel caso 1 andrebbero idealmente gestiti come “rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo” – perché equivalenti a quelli che si possono generare in una struttura sanitaria – secondo quanto previsto nel DPR 254/2003 “Regolamento recante la disciplina della gestione dei rifiuti sanitari a norma dell’articolo 24 della legge 31 luglio 2002, n. 179”.
Considerata la difficoltà nell’attuazione delle disposizioni di cui sopra il documento raccomanda che nelle abitazioni in cui sono presenti soggetti positivi al tampone, in isolamento o in quarantena obbligatoria, sia interrotta la raccolta differenziata, ove in essere, e che tutti i rifiuti domestici, indipendentemente dalla loro natura e includendo fazzoletti, rotoli di carta, i teli monouso, mascherine e guanti, siano considerati INDIFFERENZIATI e pertanto raccolti e conferiti insieme, avendo cura di utilizzare almeno due sacchetti uno dentro l’altro, oppure in numero maggiore in dipendenza della loro resistenza meccanica.
Per i rifiuti urbani prodotti nel caso 2 si raccomanda di mantenere le procedure adottate sul territorio e non interrompere la raccolta differenziata.
A scopo cautelativo fazzoletti o rotoli di carta, mascherine e guanti eventualmente utilizzati, dovranno essere smaltiti nei rifiuti INDIFFERENZIATI, avendo cura di utilizzare almeno due sacchetti uno dentro l’altro, oppure in numero maggiore in dipendenza della loro resistenza meccanica.
Il documento prosegue con specifiche
- raccomandazioni per gli operatori del settore di raccolta e smaltimento rifiuti
- raccomandazioni per i volontari
concludendo che “RIFIUTI INDIFFERENZIATI dovranno essere gestiti come da procedure vigenti sul territorio e, ove siano presenti impianti di termodistruzione, deve essere privilegiato l’incenerimento, al fine di minimizzare ogni manipolazione del rifiuto stesso”.
In Regione Piemonte, con nota a firma dell’assessore Matteo Marnati (cfr. allegato 02), sono state fornite indicazioni regionali sui DPI utilizzati all'interno delle attività economiche produttive precisando che i DPI (mascherine e guanti), per la tutela da COVID-19, devono essere assimilati agli urbani ed in particolare devono essere conferiti nel rifiuto INDIFFERENZIATO.
In data 23 marzo 2020 il Consiglio SNPA ha approvato le “Prime indicazioni generali per la gestione dei rifiuti” (cfr. allegato 03) nel quale
1. ha integrato le raccomandazioni del Rapporto ISS COVID-19 sulla gestione dei rifiuti indifferenziati provenienti da abitazioni in cui sono presenti soggetti positivi al tampone;
2. ha suggerito di valutare interventi normativi, nel perdurare l’emergenza, al fine di garantire una maggiore capacità di deposito temporaneo dei rifiuti presso gli impianti produttivi e di messa in riserva (R3) e deposito preliminare (D15) dettando una serie di condizioni minime da soddisfare.
Il MATTM con Circolare n.25515 del 30 marzo 2020 (cfr. allegato 04) ha fornito indicazioni alle Regioni ed alle Province Autonome nel caso queste si risolvessero ad adottare ordinanze con tingibili ed urgenti ex art.191 D.Lgs. 152/2006 per disciplinare forme speciali di gestione rifiuti su proprio territorio nazionale.
Le indicazioni hanno considerato le ipotesi di
1. incremento entro un limite massimo inferiore al 50% delle capacità di stoccaggio degli impianti destinatari dei rifiuti, fatto salvo il rispetto di una serie di condizioni, meglio dettagliate nel documento;
2. incremento, fino ad un quantitativo massimo doppio del deposito temporaneo, con un limite temporale massimo non superiore a 18 mesi;
3. incremento, fino al doppio, della durata massima di deposito dei rifiuti urbani presso i centri di raccolta comunali, nonché l’aumento della capacità annua e istantanea di stoccaggio nel limite del 20%;
4. aumento della capacità termica degli impianti di incenerimento fino a quella massima valutata in sede di autorizzazione, nonché consentire il ritiro sia dei rifiuti urbani indifferenziati provenienti da abitazioni dove non soggiornano soggetti positivi al tampone, sia per il ritiro dei fanghi di depurazione (CER 190805);
5. deroghe alle autorizzazioni di smaltimento in discarica.
A cura di: Dott. Flavio PORTESIO
ALLEGATI
Allegato 01: Rapporto ISS COVID-19, n.3/2020
Allegato 02: Nota Regione Piemonte - COVID Att. produttive
Allegato 03: Consiglio SNPA - “Prime indicazioni generali per la gestione dei rifiuti”
Allegato 04: MATTM - Circolare n.25515 del 30 marzo 2020