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CONVEGNO SAFAP 2018 “SICUREZZA, CONDUZIONE E GESTIONE DELLE MACCHINE FRIGORIFERE”
attrezzature di lavoro
, sicurezza
Si è da poco concluso il convegno SAFAP 2018 sulla SICUREZZA E AFFIDABILITÀ DELLE ATTREZZATURE A PRESSIONE, dal quale viene estratto il presente atto sulla sicurezza, conduzione e gestione delle macchine frigorifere a cura di A. Nuzzo, G. de Gennaro, F. P. Nigri.
Le macchine frigorifere, ampiamente diffuse nelle industrie alimentari, presentano oltre ai problemi di sicurezza legati al superamento della pressione, anche e soprattutto, quelli conseguenti al rischio di rilascio in ambiente del fluido impiegato nel ciclo.
Tra i fluidi è chiaramente diffuso l’R717 (NH3 Ammoniaca), il quale ha caratteristiche di pericolosità per principalmente per l’uomo, avendo caratteristiche di tossicità, infiammabilità e corrosione, mentre risulta irrilevante l’inquinamento ambientale derivante dal riscaldamento globale (GWP) e alla potenzialità di assottigliamento dello strato di ozono (ODP) in quanto il ciclo di vita espresso in anni in atmosfera è pari a 0.01 ovvero a circa 86 ore; caratteristiche rafforzate inoltre dalle migliori proprietà di trasferimento del calore rispetto ai refrigeranti di natura chimica (CFC, HCFC).
Il Triclorofluorometano (R-11) il Clorodifluorometano (R-22), il 2,2-dicloro-1,1,1-trifluoroetano (R- 123), risultano assai più inquinanti arrivando nel caso dell’ R22 ad essere smaltito in atmosfera a circa 100 anni dalla sua immissione con effetti gravosi sul riscaldamento globale.
Lo standard Europeo per i requisiti per la sicurezza e la salvaguardia dell’ambiente nella progettazione, costruzione, installazione e funzionamento degli impianti frigoriferi sono disciplinate dalla norma UNI EN 378:2018 suddivisa in 4 parti e pubblicata il 13 aprile 2017.
Come descritto nella “Relazione della Commissione Europea datata 30/11/2016” l’utilizzo di ammoniaca o C02 come refrigeranti sia a livello europeo che nazionale non costituisce un ostacolo vincolato da codici standard e legislazione, purché vengano utilizzati nel rispetto degli standard di sicurezza vigenti come citati nella EN 378.
In Italia la condizione della macchine frigorifere non può prescindere dall’applicazione del regolamento speciale dei gas tossici R.D. n. 147 del 09 gennaio 1927, nel quale tra le sostanze ritenute tossiche è presente l’ammoniaca in quantitativi superiore a 75 Kg.
Nella gestione delle macchine frigorifere, continua il trattato dell’INAIL – Uot di Bari, ha un ruolo fondamentale la manutenzione predittiva, ovvero la manutenzione preventiva effettuata a seguito dell’individuazione di uno o più parametri e dell’estrapolazione, secondo modelli appropriati, del tempo residuo intercorrente prima del guasto, nel caso del compressore per ammoniaca, il parametro in questione potrebbe essere l’analisi vibrazionale sulla turbomacchina.
In conclusione, a differenza delle altre attrezzature a pressione per il quale il rischio fondamentale è quello del superamento della pressione di progetto, le macchine frigorifere presentano in aggiunta il rischio connesso all’impiego di fluidi generalmente tossici e quindi il quadro normativo da rispettare è più vasto e complesso, ovvero la direttiva PED 2014/68/EU, da attuarsi tramite la norma EN 378 con l’applicazione del R.D. 147 del 09 gennaio 1927, mentre la manutenzione predittiva è assolutamente auspicabile in quanto in grado di programmare tempestivamente gli interventi manutentivi con riduzione del rischio di rilascio del fluido frigorigeno all’esterno.
Per maggiori approfondimenti si rimanda alla consultazione degli atti del convegno (cfr. allegato).
A cura di: P.I. Pierpaolo RAVERA