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 Ven 5 Lug 2019

AUTOVEICOLI A MOTORE ELETTRICO: I RISCHI

  emergenze , sicurezza , valutazione dei rischi

AUTOVEICOLI A MOTORE ELETTRICO: I RISCHI

Per autoveicolo elettrico si intende un mezzo di trasporto (automobile) che utilizza, per il suo funzionamento, un sistema a propulsione elettrica alimentato con batterie ricaricabili. Questo tipo di alimentazione comporta inevitabilmente la presenza di rischi, sia durante l’utilizzo che in caso di manutenzione.

Rischio di elettrocuzione

In caso urto, schiacciamento o deformazione della carrozzeria le parti in tensione del veicolo elettrico potrebbero essere messe a nudo determinando un rischio di elettrocuzione. Pertanto, in prossimità di un veicolo elettrico incidentato, occorre sempre ipotizzare una possibile dispersione di corrente. Prima di intervenire si devono indossare tutte le opportune protezioni personali (ad esempio guanti isolanti non bagnati) facendo attenzione a non toccare direttamente parti della carrozzeria che potrebbero trovarsi in tensione a causa dell'incidente.

È altresì fondamentale avere a disposizione le informazioni della casa costruttrice su come scollegare in modo permanente la batteria ad alta tensione dall'impianto elettrico del veicolo; alcuni veicoli presentano un punto accessibile con un grosso cavo elettrico che deve essere tranciato in due punti per disconnettere la batteria dall'impianto.

Rischio di incendio

Con riferimento agli autoveicoli che montano batterie agli ioni di litio, potrebbe crearsi, in caso di guasto o difetto costruttivo, uno squilibrio termico nella batteria che determina un aumento incontrollato e inarrestabile della temperatura in grado di determinare la combustione ed eventualmente l’esplosione della batteria stessa. Questo fenomeno prende il nome di “thermal runaway” ed avviene in casi del tutto eccezionali. Le condizioni anomale che lo determinano possono essere riconducibili a tre fattori:

- problemi elettrici, derivanti dall’uso di materiali di fabbricazione non idonei;

- surriscaldamento o sovraccarico della batteria;

- urti meccanici.

Gli urti meccanici costituiscono la circostanza maggiormente pericolosa; in caso d’incidente non è possibile escludere che si verifichino condizioni capaci di far incendiare la vettura. Per mettere in sicurezza un’auto elettrica in fiamme è necessario sconnettere rapidamente la batteria (indossando protezioni adatte) che dovrà essere successivamente tenuta sotto osservazione in modo da assicurarsi che non vi sia un corto circuito interno.

I produttori di auto elettriche concentrano la loro attenzione sul pacco batteria allo scopo di migliorarne la resistenza. Sono previsti dispositivi elettronici in grado di rilevare e impedire la sovraccarica, fusibili meccanici per isolare le celle e gli interruttori meccanici all’interno di ogni cella (che disabilitano permanentemente la cella se la stessa è sottoposta a sovraccarico), oltre all’uso di materiali che consentono di rendere il pacco batteria più resistente, anche in caso di urto.

Intervento in emergenza su auto elettriche

In caso di incidente occorre, prima di tutto, comprendere se si tratta di un veicolo a trazione elettrica ed è pertanto indispensabile prestare attenzione a tutti gli elementi utili a tale verifica come, ad esempio, loghi presenti, assenza del tubo di scappamento, cavi elettrici colorati e specifici adesivi indicanti componenti a tensione pericolosa.

I soccorritori devono essere sempre dotati di abbigliamento antifiamma, elmo con visiera in posizione abbassata a protezione da getti di liquidi, solidi, ecc. e devono indossare guanti isolanti per lavori su impianti elettrici con tensione di utilizzo non inferiore a 500 V.

In emergenza è necessario provvedere a bloccare il veicolo, inserendo il freno di stazionamento, rimuovendo la chiave o altro dispositivo di avvio, attivando il blocco meccanico delle ruote motrici e posizionando la leva del cambio in modalità “parcheggio”.

Occorre poi interrompere il circuito elettrico di trazione, individuando e azionando l’eventuale interruttore di emergenza della batteria di trazione, e disconnettere la batteria di servizio in bassa tensione (12V); il tutto evitando sollecitazioni su cavi o altri componenti elettrici pericolosi.

Durante l’intervento di soccorso tecnico urgente su un veicolo elettrico, prima di attuare operazioni di taglio, occorre accertarsi che le parti del veicolo sulle quali si interviene non siano interessate dalla presenza delle batterie o dal passaggio di cavi pericolosi (colore arancio).

Oltre alla rete elettrica di trazione, i veicoli elettrici presentano anche la rete in bassa tensione (12v). Pertanto, dopo aver tagliato il circuito dei cavi ad alta tensione, è necessario disabilitare anche il circuito a 12 V.

Molti veicoli elettrici dispongono di pulsanti o dispositivi di emergenza per l’immediata disabilitazione del circuito ad alta tensione, normalmente colorati in arancione; si ribadisce, in tal senso, l’importanza di conoscere le caratteristiche del singolo modello di vettura.

Il soccorritore, inoltre, deve sempre considerare le ordinarie precauzioni utili per l’intervento su veicoli a motore tradizionale, in considerazione del fatto che nel veicolo potrebbe essere presente un serbatoio di servizio per combustibile liquido come avviene in vari tipi di vetture ibride.

Qualora la batteria di trazione di un motore elettrico emetta fumo esiste la possibilità che possa svilupparsi un incendio. I soccorritori devono utilizzare tutti i dispositivi di protezione individuale e idonei autorespiratori, agendo sull’incendio con elevate quantità di acqua. Nel caso più semplice in cui la batteria non sia coinvolta da danneggiamento o incendio è sufficiente intervenire con normali estintori.

Nel caso di perdite di liquido elettrolitico dalla batteria di trazione, in considerazione delle caratteristiche infiammabili, corrosive e ustionanti di tali solventi, bisogna assolutamente evitare di venire a contatto con i liquidi o inalarne le esalazioni provvedendo, ove possibile, all’assorbimento degli sversamenti.

Veicolo in carica

Per l’intervento su veicolo elettrico in fase di ricarica è necessario, prima di tutto, interrompere l’alimentazione elettrica generale, quindi disconnettere il cavo di carica intervenendo dal lato dell’alimentazione elettrica o, qualora ciò non sia possibile, dal lato del veicolo evitando il danneggiamento del cavo stesso. Tali operazioni devono essere effettuate da personale protetto con idonei dispositivi di protezione individuale.

Dopo l’intervento il mezzo danneggiato dovrà essere posto possibilmente all’esterno, in luogo isolato in area distante da materiali combustibili, per verificare che la batteria, se compromessa, non dia luogo a successivi e inaspettati fenomeni di surriscaldamento con rischio di incendio.

Sicurezza antincendio dei punti di ricarica nelle autorimesse

Sulla sicurezza dei punti di ricarica occorre fare riferimento alla circolare del Ministero dell’Interno, Dipartimento dei Vigili del fuoco, n. 2 del 15/11/2018; in particolare tale documento elenca gli obiettivi di sicurezza antincendio per le infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici, che sono i seguenti:

- limitare la probabilità di costituire causa di incendio o di esplosione;

- limitare la propagazione di un incendio all’interno degli ambienti di installazione e contigui;

- non rendere inefficaci le altre misure antincendio, con particolare riferimento agli elementi di compartimentazione, qualora presenti;

- consentire agli occupanti di lasciare gli ambienti in condizione di sicurezza;

- consentire alle squadre di soccorso di operare in condizioni di sicurezza;

- essere disattivabili, o altrimenti gestibili, a seguito di incendio.

Le stazioni di ricarica e i sistemi di connessione per veicoli elettrici si considerano a regola d’arte se risultano conformi alle Norme CEI 64-8 parte 7, sezione 722, norme serie CEI EN 61851 e Norme serie CEI EN 62196.

Nella stazione di ricarica devono essere verificate le interferenze fra la stazione e altri impianti o depositi di materiali infiammabili e/o combustibili eventualmente presenti, come per esempio distributori di carburanti, allo scopo di individuare eventuali situazioni che possano comportare un aggravio del rischio d’incendio.

La stazione di ricarica deve avere le seguenti caratteristiche:

- essere dotata di un dispositivo di sgancio di emergenza, ubicato in posizione segnalata ed accessibile anche agli operatori di soccorso, che determini il sezionamento dell’impianto elettrico nei confronti delle sorgenti di alimentazione. Qualora sia presente un comando generale di sgancio elettrico di emergenza a servizio dell’intera attività, tale comando deve agire ovviamente anche sulla stazione di ricarica;

- disporre di un sistema di carica che preveda l’utilizzo di posizioni dedicate e permanentemente installate, provviste di idonee funzioni di controllo della connessione; in alternativa si potranno utilizzare sistemi di ricarica con convertitore (caricabatterie) esterno alla vettura;

- essere dotata di estintori portatili idonei all’uso su impianti o apparecchi elettrici in tensione, in aggiunta a quelli già normalmente previsti, in ragione di uno ogni cinque punti di carica, collocati in posizione segnalata, visibile e raggiungibile;

L’area in cui è ubicata la stazione di ricarica deve essere segnalata con idonea cartellonistica, perfettamente visibile da chiunque.

I cavi di alimentazione del veicolo elettrico devono essere ispezionati a vista prima di ciascun utilizzo. Tale obbligo deve essere evidenziato da idonea cartellonistica installata in prossimità della postazione di ricarica. Nei luoghi caratterizzati da accesso di pubblico, a integrazione dei controlli ordinari già previsti, le suddette ispezioni devono essere effettuate con cadenza settimanale da parte del gestore dell’attività e annotate su apposito registro dei controlli.

L’installazione di punti di ricarica nelle autorimesse pubbliche deve essere concentrata in un’unica area/settore. Qualora le autorimesse si sviluppino su più piani o siano suddivise in compartimenti, l’area/settore per l’installazione delle infrastrutture di ricarica deve essere localizzata nel piano e/o nel compartimento che possa garantire le condizioni migliori per l’accessibilità in caso di intervento tecnico urgente.

Punti di ricarica nelle autorimesse esistenti

La circolare del Ministero dell’Interno, Dipartimento dei Vigili del fuoco, n. 2 del 15/11/2018 stabilisce, per le postazioni di ricarica di auto elettriche esistenti, i seguenti requisiti minimi:

- deve essere installata protezione con un dispositivo di sgancio di emergenza, ubicato in posizione segnalata, visibile e raggiungibile in grado di sezionare l’impianto elettrico; qualora sia presente un comando generale di sgancio elettrico di emergenza a servizio dell’intera attività, tale comando deve agire ovviamente anche sulla stazione di ricarica;

- l’area in cui sono ubicati la stazione di ricarica ed i suoi accessori deve provvista di idonea cartellonistica e di estintori portatili adatti all’utilizzo;

- nel caso di veicolo elettrico connesso con cavo fissato permanentemente all’infrastruttura di ricarica, deve essere indicato, con idonea cartellonistica, l’obbligo di ispezionare a vista il cavo prima di ciascun utilizzo. Nei luoghi con accesso di pubblico le stesse ispezioni devono essere effettuate con cadenza settimanale da parte del gestore dell’attività soggetta e annotate su apposito registro dei controlli.





A cura di: Ing. Riccardo BESSONE


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