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Area Riservata
AL VIA LA REVISIONE DELLA DISCIPLINA IN MATERIA DI ACUSTICA AMBIENTALE
acustica
, ambiente
, normativa
La Legge 30 ottobre 2014, n.161 “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea - Legge europea 2013 – bis” all’art.19 delegava il Governo a provvedere all’armonizzazione della normativa nazionale in materia di inquinamento acustico, con scadenza della delega prevista a due anni dalla data di entrata in vigore della norma, quindi al 25/11/2016.
Nel corso del Consiglio dei Ministri n. 141 svoltosi lo scorso 24 novembre 2016, il Governo ha provveduto all’esame preliminare di n. 2 decreti legislativi “per il riordino dei provvedimenti normativi vigenti in materia di tutela dell’ambiente esterno e dell’ambiente abitativo dall’inquinamento acustico prodotto dalle sorgenti sonore fisse e mobili” (Presidenza - Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare), in attuazione della delega di cui sopra, recanti:
- armonizzazione della normativa nazionale in materia di inquinamento acustico a norma dell’articolo 19, comma 2, lettere a), b), c), d), e), f) e h);
- armonizzazione della normativa nazionale in materia di inquinamento acustico con la direttiva 2000/14/CE e con il regolamento CE n. 765/2008, a norma dell’articolo 19, comma 2, lettere i), l) e m).
In particolare il primo decreto, armonizzando l’intero attuale parco normativo nazionale, si porrebbe l’obiettivo di ridurre le procedure di infrazione comunitaria aperte nei confronti del nostro Paese, risolvere alcune criticità emerse nei circa venti anni di applicazione della L. 447/95 (soprattutto in materia di applicazione dei valori limite e di azioni finalizzate alle autorizzazioni all’esercizio di sorgenti sonore, i.e. le infrastrutture dei trasporti e le attività produttive) e di introdurre specifiche norme, aggiornate al progresso tecnologico, riguardanti ad esempio gli impianti eolici o le avio / elisuperfici.
Il secondo schema di decreto, invece, prevedrebbe la normalizzazione del corpus normativo nazionale relativo all’emissione acustica delle macchine rumorose che operano all’aperto importate da aree extra UE con quanto previsto a livello europeo dalla citata direttiva, con diverse modifiche a carico del D.lgs. 262/2002, affidando la responsabilità in materia agli importatori presenti sul territorio comunitario, allo stesso tempo colmando un vuoto normativo e garantendo maggiore sicurezza all’utenza.
A cura di: Dott. Marco ABRATE